L'entrata in vigore è stata nel 2016    
   

Noi avevamo, nella nostra traduzione pubblicata a gennaio 2016, indicato la possibilità che l'Accordo di Parigi entrasse in vigore, a partire dall'analisi puntuale del testo ed avendo seguito da vicino la cassazione all'ultimo momento della frasetta (in cauda venenum) che fissava l'entrata non prima del 2020. Invece molti non se l'aspettavano.

A volte in buona fede, come nei casi che mostriamo sotto, in altri casi perché l'impegno, preso nel 2011 di fare un accordo nel 2015 che entrasse in vigore nel 2020, faceva proprio comodo a chi voleva ritardare di dieci anni l'inizio della transizione all'economia a basse emissioni. Nulla in un testo negoziale accade per caso: i francesi hanno eliminato quella clausola come parte della loro strategia di fare non il minimo comun denominatore tra interessi divergenti ma trovare la più alta ambizione possibile.

Ancora ad ottobre 2016, con la notizia dell'entrata in vigore a destra, il sito ufficiale dell'Unione europea riporta la frasetta "The agreement is due to enter into force in 2020".

   
   

Anche in Italia, un'osservatrice attenta e per mille versi preziosa come la Fondazione Sviluppo Sostenibile, nel pubblicare a febbraio 2016 la sua traduzione in italiano, la presenta dicendo che l'Accordo entrerà in forza (cioè in vigore) a partire dal 2020.

 

   
       
         
    Diplomaticissima la pagina del Ministero dell'Ambiente nella sua sintesi sull'Accordo    
       
         
    Era stato a sua volta pessimista questo commentatore che aveva denunciato nel 2011 le cattive intenzioni:    
       
    Ma siamo sicuri che preferisce come è poi andata a finire.    
 
 
 
 
 
 

 

Struttura generale dell'Accordo

Torna alla pagina principale